Voglio farvi vedere la mostra dei lavori di ricamo fatti da tutte le collaboratrici del nostro laboratorio per aiutare i 6 bambini che abbiamo adottato in Kenya.
Auguri a tutti gli amici che seguono questo blog.
Ciao da Elisabetta
sabato 25 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
AUGURI!!!!!
A tutti gli amici che visitano il blog il nostro gruppo porge i più affettuosi auguri di Buon Natale e felice anno nuovo, ricco di tutte le cose belle che ognuno desidera. Questa foto, fatta col cellulare, ritrae la nostra mostra natalizia dei lavori fatti durante l'anno.
Un saluto da Elisabetta e tutto il gruppo
domenica 12 dicembre 2010
Nappine
Evviva, ho imparato a fare le nappine da mettere agli angoli dei centri a punto madama caterina su buratto! Ho imparato dal libro di Giuseppa Federici: Punto Caterina De' Medici, ed ho fatto le foto man mano che ho eseguito la nappina.
La prima foto mostra il filato di cotone povero da trasformare in cordoncino su cui fare 1 nodo ogni centimetro circa
La seconda foto mostra come preparare il filato di cotone a cui si deve legare poi la nappina
La terza foto mostra il cordoncino annodato che è stato tagliato ogni due nodi
La quarta foto mostra in che modo i nodini doppi vengono infilati nei due fili attaccati all'angolo del buratto: solo il primo nodo doppio deve essere infilato su entrambi i fili dell'angolo
La quinta foto mostra la nappina finita dopo aver legato e accorciato i due capi del cotone povero
E adesso all'opera a fare le altre tre nappine del centro.
Ciao da Elisabetta
La prima foto mostra il filato di cotone povero da trasformare in cordoncino su cui fare 1 nodo ogni centimetro circa
La seconda foto mostra come preparare il filato di cotone a cui si deve legare poi la nappina
La terza foto mostra il cordoncino annodato che è stato tagliato ogni due nodi
La quarta foto mostra in che modo i nodini doppi vengono infilati nei due fili attaccati all'angolo del buratto: solo il primo nodo doppio deve essere infilato su entrambi i fili dell'angolo
La quinta foto mostra la nappina finita dopo aver legato e accorciato i due capi del cotone povero
E adesso all'opera a fare le altre tre nappine del centro.
Ciao da Elisabetta
giovedì 2 dicembre 2010
tovaglia a punto miglio
Questa è una mia tovaglia a punto miglio, fatta su tela adatta per quel punto, tela che ho acquistato in Germania dalla Zweigart e si chiama Gestenkorn.
Questo è il centro
e questi sono i fiori del bordo
Ciao da Elisabetta
Questo è il centro
e questi sono i fiori del bordo
Ciao da Elisabetta
giovedì 25 novembre 2010
Centro a punto miglio su tela aida
lunedì 22 novembre 2010
Mostra di pizzi e merletti a Firenze
Ciao a tutte, sono appena rientrata da Firenze e voglio raccontarvi le cose straordinarie che ho visto. Non preoccupatevi, non si tratta di chiese o musei di quadri o sculture, che del resto ho visto in abbondanza, ma non è questo il luogo per parlarne. Si tratta invece del museo a palazzo Davanzati o Della casa fiorentina antica.A parte la ricostruzione degli ambienti di una casa signorile medioevale, che sono interessantissimi, voglio parlarvi della mostra dei pizzi e ricami di questo museo. Non so come spiegarmi, ma non mi aspettavo tanta bellezza e all'ingresso della sala mi è mancato il fiato: era una cosa incredibile: pizzi, merletti e ricami che andavano dal sec. XIV all'inizio del sec. XX.:punto Venezia, punto in aria (del sec.XVII), valencienne, fuselli (XVIII) reticello (XVI-XVII), velo da sposa ad ago e fuselli,fatto in Belgio (XIX) una tovaglia a aemilia ars (XX), samplers a punto croce degli USA(XIX) della Gran Bretagna e Italia (XVIII e XIX). Poi si parlava di "point de gaze", di "Venice a la rose" e "Venice a roseau", che non so che cosa significhino. Certo la sala era piccola, e le vetrine poche, anche se c'erano numerosi cassetti illuminati che si potevano aprire per vederne i tesori custoditi sotto vetro. Inoltre c'erano due camere da letto ricostruite in cui facevano bella mostra due copriletti: uno era una copia della coperta Guicciardini in trapunto fiorentino, opera di Silvana Vannini che l'ha regalata al museo pochi anni fa; e l'altro era in filet a modano, a punto tela, ma con i quadretti talmente piccoli che forse non superavano i 2 millimetri di lato. Su quest'ultimo copriletto non c'era nessuna spiegazione, tuttavia penso non fosse di fattura recente, perchè si vedeva che era consumato dall'uso e dal tempo. Ho chiesto alla biglietteria (tra l'altro l'ingresso costa solo 2 euro!!!) se i ricami erano solo quelli esposti e una gentile signora mi ha detto che avevano numerosi altri pezzi archiviati e che ogni tanto la direttrice cambiava i pezzi esposti, ma purtroppo lo spazio era ridotto e non potevano fare di più. Perciò vi consiglio, se passate in quel di Firenze, non dimenticate di andare a lustrarvi gli occhi davanti a quelle meraviglie di palazzo Davanzati, fatte con filo finissimo e di una perfezione unica oltre che antiche, perchè risalgono in gran parte ai sec. XVI-XVIII. Purtroppo era vietato fare foto. Poi ho trovato una merceria "Ricamo e Cucito" in piazza dell'Olio,con una padrona simpaticissima, che vendeva il filo ritorto fiorentino a 5,50 euro da 45 grammi e ne ho fatto scorta, perchè il prezzo mi è sembrato buono. O no. A presto da Elisabetta
domenica 21 novembre 2010
Altre collaboratrici
giovedì 4 novembre 2010
Nuovo laboratorio di ricamo a Illorai
Voglio farvi sapere che abbiamo costituito un nuovo gruppo di ricamo a Illorai, un piccolo paese al centro della Sardegna, dove io vado spesso a trovare i parenti. Di questo gruppo fanno parte Antonietta, Annamaria, Anna, Nicolina, Tetta, Giovanna, M.Agatina,Maria B., Maria A., Maria E., Maria C., Rosangela, Franca.... Il gruppo è molto entusiasta ed aperto a nuove iscrizioni. Mi ha fatto una gran bella impressione: io sono stata solo l'ispiratrice del gruppo e lo seguirò ogni tanto quando andrò in paese. Forza ragazze!!!! Auguri!!!!! Ciao da Elisabetta
venerdì 22 ottobre 2010
Centri a intaglio
Questo centro è stato ricamato da me alcuni anni fa ad intaglio, ma siccome mi piace inventare e non volevo fare le barrette, ho ricamato la stoffa sopra della rete filet. Che ve ne pare? Sul centro ho fotografato anche il mio cestino da lavoro regalatomi da mia sorella per il mio compleanno e che mi piace molto perchè è molto capiente
Questo centro invece è opera di Andreana per ciò che riguarda l'intaglio, mentre il chiaccherino è opera di Lucia
Questo centro invece è opera di Andreana per ciò che riguarda l'intaglio, mentre il chiaccherino è opera di Lucia
martedì 19 ottobre 2010
Tovaglia da altare in filet
Questa completo da Altare, costituito da 2 tovaglie per l'altare e una per l'altarino, è uno dei miei primi lavori in filet ed è ricamato con filo di lino.
Che ne dite? Aspetto il vostro parere. Ciao da Elisabetta
Che ne dite? Aspetto il vostro parere. Ciao da Elisabetta
Finalmente si ricomincia
lunedì 11 ottobre 2010
Piviale
Per il mio compleanno 10/10/2010 mi sono fatta... un regalo (per così dire): ho finito con mia cognata un lavoro che avevamo iniziato l'autunno scorso, ed ora ve lo voglio far vedere. Si tratta di un piviale, una specie di mantello che i sacerdoti indossano nelle processioni solenni e che appartiene a un amico sacerdote. Era un piviale vecchio di circa 100 anni, ma era troppo malridotto e la stoffa era consumata (si strappava solo a toccarla!) e in parte rammendata come potete vedere dalla prima foto.
la seconda foto mostra come le dorature erano ormai ossidate e i ricami molto danneggiati
La terza foto mostra la parte posteriore dove il ricamo non era molto danneggiato, anche se la stoffa era consunta.
Allora con mia cognata Anna abbiamo ritagliato i ricami lasciando un largo margine, li abbiamo imbastiti sulla stoffa nuova e cuciti a macchina con uno zigzag fitto e piccolo, poi abbiamo ritagliato bene il margine della stoffa eccedente e abbiamo applicato a mano il cordoncino dorato per nascondere la cucitura a macchina. Infine abbiamo messo una imbottitura interna e una fodera e cucito le dorature. La quarta e la quinta foto mostrano come è oggi il piviale. Il quadrato con il sole e il monogramma HIS è stato ricamato ex novo da un'altra ricamatrice a punto raso.
E' stato un lavoro lunghissimo (circa un anno), anche perché abito a 10 km di distanza da mia cognata e non sempre era possibile incontrarci. Ma grazie a Dio abbiamo potuto dire Alleluia! è finito.Che ne dite? ne è valsa la pena?
Ciao da Elisabetta
la seconda foto mostra come le dorature erano ormai ossidate e i ricami molto danneggiati
La terza foto mostra la parte posteriore dove il ricamo non era molto danneggiato, anche se la stoffa era consunta.
Allora con mia cognata Anna abbiamo ritagliato i ricami lasciando un largo margine, li abbiamo imbastiti sulla stoffa nuova e cuciti a macchina con uno zigzag fitto e piccolo, poi abbiamo ritagliato bene il margine della stoffa eccedente e abbiamo applicato a mano il cordoncino dorato per nascondere la cucitura a macchina. Infine abbiamo messo una imbottitura interna e una fodera e cucito le dorature. La quarta e la quinta foto mostrano come è oggi il piviale. Il quadrato con il sole e il monogramma HIS è stato ricamato ex novo da un'altra ricamatrice a punto raso.
E' stato un lavoro lunghissimo (circa un anno), anche perché abito a 10 km di distanza da mia cognata e non sempre era possibile incontrarci. Ma grazie a Dio abbiamo potuto dire Alleluia! è finito.Che ne dite? ne è valsa la pena?
Ciao da Elisabetta
mercoledì 6 ottobre 2010
Lenzuolo... fantasma
Ora voglio farvi vedere un lenzuolo ... fantasma. Si avete capito bene. Apparteneva al corredo della signora Nicolina Mariani di cui vi ho fatto vedere altri ... gioielli. La prima foto vi presenta la sfilatura dell'orlo
La seconda foto presenta un angolo a punto ombra e a punto rodi con i fiorellini rosa
la terza foto presenta l'altro angolo che è diverso dal precedente
e la quarta foto presenta un particolare del fiore che è eseguito con filo rosa e filo bianco ( forse aveva esaurito il filo rosa e non poteva acquistarne altro, perchè non era benestante, perciò l'ha finito con un altro filo.
Il bello è che non solo le è mancato il filo, ma anche la stoffa per fare il lenzuolo!!!! Infatti le foto che ho pubblicato sono tutto ciò che c'è del ... lenzuolo fantasma. A quei tempi (parliamo del periodo intorno alla prima guerra mondiale) le famiglie non avevano molto denaro (forse avevano il necessario per mangiare perchè erano agricoltori e pastori, ma non avevano il denaro per acquistare altri beni) e allora le donne ricamavano una striscia di stoffa che usavano come un risvolto di lenzuolo: la mattina lo mettevano sul letto per fare bella figura e la sera lo toglievano quando si coricavano, in modo da non sporcarlo e non consumarlo a forza di lavarlo. E' un'idea buona, però. Non vi pare? Soprattutto per chi come me odia stirare il lino. Ciao a tutte e a presto da Elisabetta
La seconda foto presenta un angolo a punto ombra e a punto rodi con i fiorellini rosa
la terza foto presenta l'altro angolo che è diverso dal precedente
e la quarta foto presenta un particolare del fiore che è eseguito con filo rosa e filo bianco ( forse aveva esaurito il filo rosa e non poteva acquistarne altro, perchè non era benestante, perciò l'ha finito con un altro filo.
Il bello è che non solo le è mancato il filo, ma anche la stoffa per fare il lenzuolo!!!! Infatti le foto che ho pubblicato sono tutto ciò che c'è del ... lenzuolo fantasma. A quei tempi (parliamo del periodo intorno alla prima guerra mondiale) le famiglie non avevano molto denaro (forse avevano il necessario per mangiare perchè erano agricoltori e pastori, ma non avevano il denaro per acquistare altri beni) e allora le donne ricamavano una striscia di stoffa che usavano come un risvolto di lenzuolo: la mattina lo mettevano sul letto per fare bella figura e la sera lo toglievano quando si coricavano, in modo da non sporcarlo e non consumarlo a forza di lavarlo. E' un'idea buona, però. Non vi pare? Soprattutto per chi come me odia stirare il lino. Ciao a tutte e a presto da Elisabetta
sabato 25 settembre 2010
2 cuscini
Cuscino gioiello
Ed ora voglio farvi vedere il cuscino del famoso lenzuolo della mamma della mia amica Brunella, di cui vi ho parlato in precedenza:
Che ne dite: avreste fatto tutto questo lavoro per un semplice cuscino, che poi è la parte del completo che si usura maggiormente? Io sinceramente no!
Ciao da Elisabetta
Che ne dite: avreste fatto tutto questo lavoro per un semplice cuscino, che poi è la parte del completo che si usura maggiormente? Io sinceramente no!
Ciao da Elisabetta
venerdì 24 settembre 2010
giovedì 23 settembre 2010
Unis
Oggi voglio farvi vedere alcuni particolari del lenzuolo di cui vi parlai agli inizi del blog nel mese di maggio. Si tratta della parola "Unis" scritta sia sulle federe che sul lenzuolo. Penso che significhi "Uniti" (forse in francese). Guardate le variazioni di ricamo della lettera "U"
Pensate che questo lenzuolo è opera di Nicolina Mariani (madre della mia amica Brunella), nata alla fine del secoloXIX,ed è stato ricamato negli anni intorno alla prima guerra mondiale, circa 100 anni fa, su tela 3 effe. E' un campionario di punti e meriterebbe un articolo su una rivista di ricamo o un posto in un museo di ricami!!!!
E questa è la firma di Nicolina Mariani su un altro lenzuolo del suo corredo
ciao da Elisabetta
Pensate che questo lenzuolo è opera di Nicolina Mariani (madre della mia amica Brunella), nata alla fine del secoloXIX,ed è stato ricamato negli anni intorno alla prima guerra mondiale, circa 100 anni fa, su tela 3 effe. E' un campionario di punti e meriterebbe un articolo su una rivista di ricamo o un posto in un museo di ricami!!!!
E questa è la firma di Nicolina Mariani su un altro lenzuolo del suo corredo
ciao da Elisabetta
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