la seconda foto mostra come le dorature erano ormai ossidate e i ricami molto danneggiati
La terza foto mostra la parte posteriore dove il ricamo non era molto danneggiato, anche se la stoffa era consunta.
Allora con mia cognata Anna abbiamo ritagliato i ricami lasciando un largo margine, li abbiamo imbastiti sulla stoffa nuova e cuciti a macchina con uno zigzag fitto e piccolo, poi abbiamo ritagliato bene il margine della stoffa eccedente e abbiamo applicato a mano il cordoncino dorato per nascondere la cucitura a macchina. Infine abbiamo messo una imbottitura interna e una fodera e cucito le dorature. La quarta e la quinta foto mostrano come è oggi il piviale. Il quadrato con il sole e il monogramma HIS è stato ricamato ex novo da un'altra ricamatrice a punto raso.
E' stato un lavoro lunghissimo (circa un anno), anche perché abito a 10 km di distanza da mia cognata e non sempre era possibile incontrarci. Ma grazie a Dio abbiamo potuto dire Alleluia! è finito.Che ne dite? ne è valsa la pena?
Ciao da Elisabetta
Complimenti!!!
RispondiEliminaAvete fatto un bel restauro!
Che meraviglia - davvero vale la pena!
Tanti auguri anche per il compleanno!
uff... finalmente ce l'hai fatta! è veramente molto bello. il prete sarà contento ;o)
RispondiEliminaUn lavoro certosino, ma alla fine ne valeva la pena, davvero bellissimo, auguri!
RispondiEliminaGrazie Elisabetta per la visita sul mio blog,
RispondiEliminai nastrini sono quelli per il ricamo in silk ribbon, sono quelli in seta, sono molto resistenti, non stingono e resistono, seguendo alcuni accorgimenti come lavare i capi a mano e stirarli al rovescio.
Grazie per i compliementi per le pecorelle, sono state ricamate con il punto nodini,
ciao!
Tanti auguri Elisabetta! Molto accurato il lavoro e che soddisfazione immagino!Complimenti. laura
RispondiEliminagrazie per i complimenti, anche se il nostro è stato solo un lavoro di... restauro, e non di ricamo, in quanto abbiamo ritagliato i ricami e li abbiamo applicati ad un'altra stoffa. Ma certamente è stato un lavoro lungo e di pazienza :-)))
RispondiEliminaCiao, ho appena postato un lavoro che ho fatto questa estate simile al tuo. Che coincidenza! Complimenti a te e a tua cognata.
RispondiEliminaHo ammirato il lenzuolo fantasma del post precedente. Ho dei ricami fatti da mia nonna in cui una parte del filo è scolorita e una parte è rimasta dello stesso colore, probabilmente avrà usato due tipi di filo che al lavaggio si sono comportati diversamente. Quando mi raccontava dei sacrifici fatti nel periodo della guerra mi vengono o brividi. Se a suo tempo avesse avuto il materiale che esiste oggi sul mercato avrebbe fatto sicuramente delle cose meravigliose.
A presto, Enrica